Ecco perché ho comprato la nuova Swift Sport (forse)
Scegliere quale auto acquistare, oggi, in Italia, in una grande città come Roma e con l’esagerata offerta di tipologie, marche e modelli di automobili presenti sul mercato rischia di diventare più complicato che acquistare un’appartamento… e non penso di esagerare, anzi ne ho le prove.
Acquistare casa a Roma è spesso solo una questione di tempo, gira oggi, gira domani prima o poi l’appartamento che fa per te lo trovi senz’altro, ma quando inizi a cercarlo sai già con esattezza se vuoi acquistare un bilocale, oppure un villino o un attico.
Con un auto oggi è molto diverso e, per certi versi, molto ma molto più complicato. Di meno oneroso rispetto all’appartamento c’è solo la spesa… e non è sempre così (paura).
Inizia tutto con una banale domanda: ma come la voglio quest’auto? Come mi serve?
E si apre un vaso di pandora senza fine!
Incubo n.1 – L’alimentazione
Una volta era semplice, sceglievi principalmente in base al chilometraggio che prevedevi di fare e al tipo di utilizzo del mezzo, ma nel 2018 parlare della tipologia di alimentazione da scegliere è come porsi domande esistenziali sull’Universo e sulla propria esistenza.
Le variabili da tenere in considerazione per ‘tentare’ di fare una scelta oculata sul tipo di alimentazione sono decine e decine:
- Che ne sarà dei motori diesel? Quando verranno messi al bando in Italia? Boh!
- Cosa deciderà il sindaco della mia città sul blocco dei diesel? E se poi cade la giunta comunale? Mah!
- E a Roma com’è la situazione? Eh, la Sindaca Raggi ha dichiarato di vietare l’ingresso nel centro della città ai diesel a partire dal 2024. Ah perché nel 2024 sarà ancora lei il Sindaco di Roma? …… oh cazzo!
- Se oggi compro un’auto diesel quanto mi si svaluterà? Come finirà l’udienza sul Dieselgate? L’Italia si qualificherà per i Mondiali di calcio del 2022? Boh!
- Perché non prenderla GPL? Umhh si ma GPL o Metano? Ahhh e che cambia? Boh!
- Beh è più facile trovare distrubutori di GPL in giro. Eh si, però con il GPL non puoi parcheggiare nei garage e non ti puoi neanche imbarcare per le isole! E che cacchio vorrà dire che andrò in vacanza in Montagna! Mah!
- Allora me la faccio a metano, ho deciso! Ehhh sì, ma hai visto se in zona da te ci sono distributori di metano? Non è facile trovarne ovunque lo sai? Ho un grande giardino, sto effettuando dei carotaggi… forse trovo un giacimento di metano e risolvo il problema. Mah!
- Ma poi lo sanno tutti che GPL e Metano inquinano e consumano meno. Eh si, ma costano di più di una pari a benzina e hanno bisogno di maggior manutenzione, quindi convengono solamente in certi casi. Ah non lo sapevo, e in quali casi? Boh! C’è un team di scienziati nel CERN di Ginevra che sta tentando di rispondere a questa domanda da 10 anni ma senza alcun esito… nel frattempo però hanno scoperto il bosone di Higgs!!
- Sì però le auto a GPL e Metano pagano meno di bollo. Ehhh dipende… ogni Regione nel Bel Paese decide in autonomia che tassa applicare e ogni anno può cambiare le carte in tavola! Alcune applicano un esenzione temporanea per le auto bifuel con meno di 136cv di potenza, ma vale solo per 5 anni, e solo in certe Regioni… e solo se sei andato tutte le domeniche a messa! … azz!
- Eh però con le GPL e Metano puoi circolare all’interno della ZTL. Ehhh dipende! Come dipende?? Certo… non lo sai ad esempio che nell’Area C di Milano questo beneficio è venuto meno da febbraio 2017? Poverino, e ha sofferto tanto? Chi? Il beneficio.
- Va bene ho capito, allora sceglierò un auto ibrida. Buona idea! Però valuta bene le spese mi raccomando… perchè la batterie non sono eterne e sostituirle è molto costoso. Sì è vero, ma esattamente quanto possono durare? Quanto impiego per ammortizzare il loro costo? Aspetta un attimo… chiamo il CERN e ti dico.
- Comunque sia con l’ibrida ho tanti vantaggi, non inquino e non pago il parcheggio nelle strisce blu. Verissimo, ora devi solo scegliere quale tipologia di ibrida acquistare. Perché? Ce ne sono diverse? Certo! Ignorante che non sei altro… devi scegliere tra full hybrid, mild hybrid e ibrido plug-in. Azz! E che cambia? Boh!
- Basta mi sono demoralizzato, per non correre rischi meglio andare sul classico benzina. Beh che dire! Con il motore benzina non si sbaglia ‘quasi’ mai… certo però che la benzina ormai costa 1,65 € al litro!! No ma tranquillo… la compro e la tengo in giardino senza usarla, ho deciso che poi vado in bici. Così dimagrisco 🙁
Incubo n.2 – LA SCELTA DEL SEGMENTO
Una volta, nel Pleistocene, si parlava di auto berline, utilitarie, station wagon, coupè e poco altro ancora, con la specifica aggiuntiva dei 2 o 3 volumi (punto).
Oggi, anno 2018, siamo dovuti arrivare a creare una tabella con le corrispondenze tra le definizioni dei vari segmenti esistenti (classificazione delle automobili) nelle diverse aree del pianeta… insomma un’affare planetario!
Non ti puoi più chiedere se vuoi una berlina o un’auto a 2 volumi, vieni preso per un disadattato.
Oggi dovresti scegliere tra segmento A, segmento B, segmento C e così via… ma siccome questa classificazione ‘troppo’ europea a noi italiani non piace molto allora ecco che preferiamo barcamenarci con i termini più ‘cool’ e ‘trendy’ utilizzati nel mercato nordamericano.
Il risultato di tutto questo? Un male assoluto, degno appunto del vaso di pandora!
Persone al bar che mentre fanno colazione si farciscono la bocca, oltre che del maritozzo con la panna, di termini come microcar, subcompact car, full-size car, mini suv, compact suv, crossover, croissant!!
Che poi questi sono solamente i termini più semplici che mi sono venuti in mente, in realtà esiste un ‘underground’ di definizioni particolarissime che solo gli addetti ai lavori e i malati di mente possono conoscere nel dettaglio.
Dopo avere comprato la mia nuova Suzuki Swift Sport ho scoperto ad esempio di possedere una Hot hatch, che non è né una cosa che ‘se magna’ né il nome di una pornostar. A dire il vero non ho ancora capito benissimo cosa si intende per auto Hot hatch, nella mia ignoranza potrei dire che si tratta di un’automobile utilitaria ‘pompata’.
Per tornare al discorso della scelta del segmento, dovrete essere molto preparati e avere le idee chiare per fare il giusto acquisto, cosa che non avviene quasi mai.
Credo dipenda proprio da questi nomi difficili che usiamo per definire i segmenti delle auto… l’utente medio entra in concessionaria e dice che vuole acquistare un ‘Full-size sport utility vehicle’ perché ne ha sentito parlare la mattina prima dal collega al bar, pensando di acquistare una ‘utilitaria’ un pò sportiva (come potrebbe essere la Swift Sport), e si ritrova a vagare per le strade di Roma schiacciando auto e pedoni con un Hummer H3!!
Incubo n.3 – LA SCELTA DEL MARCHIO
E qui peggio mi sento!
Quando parliamo di case automobilistiche, in Italia, ci avviciniamo spaventosamente ai discorsi da tifoseria da stadio… esce il peggio che è in noi. Si parte dall’affidabilità presunta di certi marchi per arrivare a offendere interi popoli e nazioni con termini dispregiativi come ad esempio crucchi per indicare i tedeschi… insomma una vera e propria guerra intercontinentale.
Aneddoto personale:
Una volta ho acquistato una Lancia Delta usata da una concessionaria di Roma, l’auto era in ottime condizioni estetiche e aveva un primo anno di garanzia dato dalla concessionaria stessa. Dopo circa 3 mesi erano saltate via parti di trasparente dalla vernice dal cofano motore (evidentemente riverniciato, male, dal loro carrozziere) e passando in concessionaria per far notare il problema e chiedere la riverniciatura a loro spese, il venditore, che pochi mesi prima mi elogiava le qualità della vettura mi rispose (testuali parole): beh cosa vuoi, ti sei comprato una Fiat!
Al di là delle disavventure personali, troppe volte ho assistito a persone, anche insospettabili, cambiare volto e trasformarsi in ultras parlando di case automobilistiche preferite.
Ma cosa dire sulla scelta di un marchio piuttosto che di un altro? Ben poco… anzi proprio nulla!
In questi anni abbiamo assistito a marchi molto importanti ‘sputtanarsi’ con problemi e scandali di varia natura, non si salva nessuno e si salvano tutti.
Che ognuno scelga quello che vuole, magari diventando un fan o un ‘patito’ di quel certo marchio ma senza diventarne un ultras.
Ho divagato, perché ho comprato la nuova Swift Sport?
Sinceramente ormai è un pò tardi per spiegarvi bene questa cosa, ho divagato su tanti concetti e ora sto morendo di sonno e vado a letto… magari entriamo nel dettaglio in un prossimo articolo, tanto su questo sito sono di casa.
Intanto posso semplicemente sintetizzare che: mi andava bene l’alimentazione a benzina, mi andava bene il segmento subcompact e mi andava bene il marchio Suzuki (amo i musi gialli, per restare in tema ultras)… ma soprattutto volevo scoprire cosa si prova a guidare una Hot Hatch.
Ora lo sto scoprendo e ve lo racconterò nelle prossime puntate, evviva la Swift Sport.
One Reply to “Ecco perché ho comprato la nuova Swift Sport (forse)”
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Appena prenotataaa… Per anno nuovo… Visto zone rosse covid.