117&Parravano, un ritaglio d’Italia nell’europeo Endurance

117&Parravano Paul Ricard

L’unione tra il 117 racing team e la Parravano corse ha dato vita ad un gruppo unito, fatto di persone che mettono a frutto la passione per le moto definendosi più che un team una vera e propria famiglia pronta ad affrontare una nuova sfida nel campionato europeo di Endurance.

Dopo diversi anni di gare, nell’europeo endurance si è aperta una nuova categoria chiamata ‘Young timer’ nella quale tutti i top team hanno fatto approdo. Il 117&Parravano ha quindi intrapreso l’idea di questo progetto per confrontarsi con i team di spessore e rappresentare l’italia in questa nuova sfida.

Nasce così il progetto “ #madeinitaly” che ha richiesto molto lavoro durante tutto l’inverno per portare al via 2 Suzuki competitive e curare ogni minimo particolare per essere presenti al massimo delle potenzialità.

Ogni singola persona ha contribuito nel realizzare queste 2 fantastiche moto e nel curare tutta la parte amministrativa e comunicativa.

La preparazione delle moto

La categoria Young timer del Campionato Europeo Endurance prevede l’ammissione di moto prodotte fino al 2001 e il team 117&Parravano, dopo una lunga chiacchierata interna, ha stabilito che la moto più performate è lei… la SUZUKI GSX-R 1000 K1.

Trovate le moto è iniziata tutta un’operazione di trasformazione affidata alla Parravano corse, dove una moto inizialmente stradale si rivoluziona per trasformarsi in una moto da campionato Endurance.

Le geometrie vengono modificate in base alle esigenze dei piloti, lavorando quindi su pedane, seduta sella e interasse.
Il serbatoio viene completamente modificato per renderlo più capiente, trattandosi appunto di gare di durata, rispettando sempre la portata massima dettata dal regolamento tecnico.
Tutte le componenti meccaniche vengono riviste e sostituite con materiale racing: valvole, albero a camme, frizione, air box e sistema di scarico completo.
Sospensioni e sistema frenante totalmente rivisitati per rende il mezzo preciso, sicuro ed affidabile.

A supporto della preparazione delle 2 Suzuki intervengono molti partner tecnici che con i loro prodotti e la loro esperienza contribuiscono a rendere le Suzuki GSX-R 1000 belle e funzionali.

Citiamo quindi il gruppo BRAKING e SUNSTAR per freni e trasmissione finale (catena e corone), RMS per le parti meccaniche di consumo, Ariete per le parti in gomma di consumo e comfort, Filcomp per la realizzaione delle carene, CABERG per la sicurezza di ogni pilota tramite i sui caschi Evo drift, STARLANE con la strumentazione che monitora tempi e i parametri durante la gara e CAPIT per la regolazione termica degli pneumatici.

Il gruppo 117&Parravano

Ogni singola persona ha un ruolo importante e decisivo per il team, dove nessuno prevale sull’altro e tutto l’equipaggio è allineato per far bene e dare il massimo… aspetto fondamentale, questo, nelle gare di durata.

Il team è così composto:
Alla guida gestionale troviamo Antonio Di Carlo, team manager e titolare della events_and_advertising con la quale gestisce sponsor e comunicazione;
Alle guida delle GSX-R troviamo Daniele Parravano, Nico Bonifacio e Francesco Cianfarani che si alternano durante la gara e lavorano sul setup delle moto tra prove e test.
Ai box e muretto troviamo: Andrea Cianfarani (fratello del pilota), addetto ai tempi, rifornimento benzina e tattica di gara tramite i calcoli sui consumi; Simone Lambrugo, meccanico e addetto al cambio gomme e
aiuto/supporto di Andrea per la tattica di gara; Enzo Peticca, auito box e addetto al cambio gomme insieme a Simone; Antonio Bonifacio, addetto antincendio durante il rifornimento; Gino Parravano, detto il supervisore, che alla tenera età di 83 gira per il box senza farsi scappare nulla, osservando se tutto gira bene e se tutti i lavori vengono eseguiti al meglio, rappresentando così il simbolo della passione di questo sport.

Un super lavoro viene svolto poi da Alessandra, Valentina, Cristiana e Roberta che non fanno mancare nulla all’equipaggio, dettando i tempi su pranzi, cene, spuntini e completando così il cerchio di un gruppo ben organizzato.

La gara del Paul Ricard

Dal 16 al 19 maggio, nel circuito Paul Ricard in terra francese, si è disputata la prima gara del Campionato Europeo Endurance alla quale il team 117&Parravano ha preso parte.

Il giovedì è dedicato al montaggio hospitality, sistemazione box, verifiche tecniche e ritiro trasponder per essere poi pronti il giorno seguente all’inizio della manifestazione.

Venerdì mattina prove libere e pomeriggio 2 sessioni di prove ufficiali (l’ultima in notturna), dove il team ha provato entrambe le moto in diverse configurazioni di set-up, per improntare una tattica di gara tra consumi,
passo gara e durata di ogni singolo stint.
In questa fase la decisione fondamentale per i piloti è capire con quale delle due Suzuki prendere parte alla gara. Decisione non facile perché ogni mezzo ha dei pro e dei contro, in base anche alla sensibilità soggettiva di ogni pilota… ma l’endurance è anche questo: trovare un punto d’incontro e mettere insieme 3 pareri in uno.
Solo alla fine delle prove libere in notturna si è deciso di confermare moto 1 come la ‘destinata’ a prendere il via alla 4 ore.

La partenza è puntuale alle ore 20 del sabato e il 117&Parravano parte dalla quinta casella assoluta.

La partenza è quella classica e mitica di ogni gara di Endurance, si corre verso la propria moto spenta dove si arriva, si avvia il motore e si
parte subito al massimo.

Daniele, il pilota scelto per partire, fa una discreta partenza perdendo 2 posizioni che recupera nel corso di 5 giri, piazzandosi quindi a ritmo costante (come da piano) in quinta posizione.

Dopo 25 minuti di gara la moto ha un piccolo problema con la frizione che costringe il team a rientrare per riparare il danno e ripartire quindi dalla 42esima posizione.

Da questo momento il team decide di cambiare strategia e di passare al piano B, decisione che si rivela azzeccata e che, tra rifornimenti, tempo in pista dei vari piloti e cambio gomme con mescola diversa permette al Team 117&Parravano una rimonta spettacolare, fino al taglio del traguardo in quarta posizione finale.

Risultato più che positivo per il gruppo che ha dimostrato di far parte dei top team e di poter lottare per il podio.

Il rammarico è solo per il guasto meccanico avuto, senza il quale il team avrebbe probabilmente conquistato il podio, ma “con i se e con i ma non si va avanti quindi si apprende tutto ciò che è stato positivo e si affronta quello che è stato di negativo per migliorare e guardare alla prossima tappa di campionato sul circuito di Pau Arnos”, queste le dichiarazioni del team manager a fine gara che si ritiene soddisfatto e va a festeggiare insieme a tutto il gruppo.

Partner

Fare gare di endurance significa rappresentare una serie di valori: unione, gruppo, famiglia, fatica, durata, sacrificio, risoluzioni dei problemi e affidabilità.

Questi sono i valori che contraddistinguono il team e i suoi partner con l’obiettivo ultimo di rappresentare l’Italia in giro per l’Europa tramite la bellissima disciplina del motorsport.

“grazie ai nostri sponsor che rendono possibile tutto questo e fanno dei nostri sogni/obiettivi una realtà”

Parole dirette ma sincere da parte del team che riserva tutti i ringraziamenti ai propri partner.

Un ringraziamento particolare al collezionista Altinier Motorsport che ha creduto nel progetto sin dall’inizio.

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